Visita esclusiva allo studio dello scultore Marcello Minotto

Il FAI si occupa di diffondere la cultura del bello nel suo significato più profondo: è un bello che fa bene a noi stessi, perché arricchisce le nostre personali esperienze contribuendo a riempire di significato la nostra vita; al Paese, perché dà voce a quella ricchezza culturale che tutto il mondo ci invidia e che, in quanto tale, costituisce una risorsa strategica.

Marcello Minotto (1906-1998) appartenne ad una famiglia che da generazioni si dedica all'arte orafa. Veneziano, arrivò a Milano nel 1937. La sua scultura, in un'epoca che vide l'astrazione farsi strada ed interrompere una secolare tradizione di legame col Vero, si mantenne nell'ambito della figurazione, con devota attenzione ad ogni dettaglio del reale. Minotto indagava, come uno scultore ottocentesco di razza, il mondo della natura, sapendo cogliere l'incanto peculiare di ogni forma di vita: splendidi i suoi bronzi di animali, che definirei "amorosi" tanta empatia comunicano tra l'artista e i suoi soggetti. Così, sottolineandone la freschezza istintiva, rappresentava bambini e giovani volti.

Sono sue le celebri rane della fontana del chiostrino del Bramante nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.

La visita propone dunque l'incontro con una personalità artistica quieta, lontana dalla ferocia delle avanguardie, ma capace di sentire la bellezza della materia, dal bronzo alle più raffinate tecniche dell'oreficeria.

Ritrovo in via Gioberti 6, Milano alle ore:

- 16:50 per il turno delle ore 17

- 17:50 per il turno delle ore 18