PALAZZO BUONTALENTI
Via Cavour, 63
Dal 26/03/2022 al 27/03/2022
DELEGAZIONE FAI DI FIRENZE
EVENTO IN PRESENZA
Gli eventuali posti ancora disponibili saranno riservati eccezionalmente agli iscritti FAI o a chi si iscrive al FAI in loco. Informazioni presso il banco FAI d’accoglienza
Palazzo Buontalenti non è normalmente accessibile al pubblico, essendo la sede di una istituzione accademica internazionale (School of Transnational Governance, EUI).Il percorso di visita si articolerà all¿interno di un¿ area, che sarà a breve oggetto di un intervento di recupero, comprendente: l¿aula del tribunale e gli spazi di servizio della ex Corte d¿Appello; il cortile interno nel quale si affaccia il nucleo architettonico cinquecentesco del Casino Mediceo, progettato da Bernardo Buontalenti per volere del granduca Francesco I; la Cappellina di San Giuseppe affrescata da Filippo Tarchiani nel 1622 con Storie della vita di San Giuseppe, prima vera testimonianza dell'interesse di Firenze e dei Medici per questo santo.Si passerà successivamente all¿area restaurata (il complesso architettonico comprende una superficie di circa 20.000 mq, di cui attualmente ne risultano accessibili 1.700) che consentirà ai visitatori di ammirare soprattutto il celebre ciclo di affreschi secenteschi eseguiti sulle volte del piano terra del palazzo, nell¿ala nord, commissionati nel 1621 dal cardinale Carlo de¿ Medici.Le sale appartenenti al ciclo attualmente visitabili sono quattro (su cinque), ognuna dedicata ad uno dei granduchi di Toscana succedutisi sino a Cosimo II (Cosimo I, Francesco I, Ferdinando I e appunto Cosimo II, al quale fu destinata una ulteriore sala tuttora in corso di restauro). Gli affreschi rappresentano un compendio della miglior produzione artistica fiorentina di inizio Seicento, eseguiti con dovizia di particolari e ricchi di riferimenti alla contemporaneità e alle conquiste dei quattro granduchi sia in ambito militare che artistico-culturale: la visita permetterà ai visitatori di ripercorrere le imprese e i fasti della dinastia medicea, evidenziando al contempo le differenze di carattere e personalità tra i vari membri della famiglia assurti al trono granducale. La numerosa squadra di pittori e aiuti coinvolta nella fucina artistica del Casino si inserisce di diritto nella tradizione mecenatizia della casata fiorentina, volta a coinvolgere il maggior numero di artisti disponibili sulla piazza locale.Lo stato di conservazione delle pitture è pressoché integro, e ciò è dovuto al fatto che, prima dell¿ultimo restauro avvenuto tra il 2019 e il 2021, gli affreschi non hanno subito precedenti interventi di rilievo: è necessario tener presente che, fatta eccezione per gli anni in cui il palazzo fu trasformato in residenza signorile di Don Antonio e del Cardinale Carlo de¿ Medici, gli ambienti sono stati quasi esclusivamente utilizzati con finalità lavorative e non abitative.Vale la pena ricordare anche il fatto che il Casino, oltre ad ospitare le Fonderie Medicee tra il 1574 e il 1582 (quando fu deciso il loro trasferimento agli Uffizi), fu per volontà di Ferdinando I adibito a sede temporanea dell¿Opificio delle Pietre Dure, istituito per disciplinare le molte maestranze impiegate nella lavorazione delle pietre semi preziose.Il ciclo pittorico del Casino Mediceo celebra la genealogia maschile il cardinale Carlo de¿ Medici, qualificandosi come l¿esaltazione più vasta e dettagliata della storia medicea dopo quella realizzata da Vasari a Palazzo Vecchio. Gli eventuali posti ancora disponibili saranno riservati eccezionalmente agli iscritti FAI o a chi si iscrive al FAI in loco. Informazioni presso il banco FAI d¿accoglienza
Per informazioni riguardo all’uso della mascherina si rimanda alle indicazioni inserite nel campo “Da ricordare”.
Utilizzate il gel igienizzante messo a vostra disposizione all’inizio del percorso.
Gli eventuali posti ancora disponibili saranno riservati eccezionalmente agli iscritti FAI o a chi si iscrive al FAI in loco. Informazioni presso il banco FAI d’accoglienza