LAGO MEFITE

Il geosito della Mefite in Valle d'Ansanto costituisce un esempio di mirabile commistione tra eccezionali fenomeni geologici e aspetti biologici, paesaggistici, mitologico-religiosi, letterari e addirittura gastronomici, così compenetrati che difficilmente può essere paragonato ad altri siti non solo in ambito italiano. Alcune citazioni riportano l'eccezionalità del sito. Il poeta Virgilio menziona la Valle d'Ansanto nel Libro VII dell'Eneide, a testimonianza di come il territorio è stato un importante luogo di culto dell'antichità. La valle, infatti, è diventata zona sacrale sia per il culto primordiale della dea Mefite che per la devozione, in epoca successiva, alla martire cristiana Felicita. La Chiesa di Santa Felicita rappresenta il legame del sito al culto mefitico non sempre in relazione alla natura maligna ma anche rispetto ad una divinità benevola, protettrice della fertilità; ciò ha permesso la risemantizzazione in epoca cristiana delle dea e dei luoghi per associare la chiesa al culto di Santa Felicita. Indiscutibile meraviglia naturale, la Mefite rappresenta, infine, un "laboratorio naturale della geo-biodiversità". La specificità delle emissioni influenza anche alcune produzioni agricole, vitivinicole e casearie: in particolare, il formaggio pecorino Carmasciano prodotto in loco gode della certificazione PAT, conferita per il sapore che le erbe mangiate dagli ovini restituiscono al latte lavorato. Un luogo unico e un'esperienza ricca di fascino e mistero, dedicata a chi ha scelto di sostenere il Fondo Ambiente Italiano.