Uno dei motivi per cui il M.Barro riveste un rilevante interesse naturalistico e scientifico è per l’elevata diversità degli habitat presenti: boschi submediterranei, boschi mesofili, praterie magre, praterie delle rocce carbonatiche e stipeti. Ognuno di questi ambienti è determinato da specifiche condizioni di clima e di terreno, e presenta particolari caratteristiche vegetazionali e floristiche. il Parco del Monte Barro è infatti l’area protetta lombarda con la maggior diversità floristica, con oltre 1000 specie di piante in meno di 700ha. Questa elevata biodiversità si concentra soprattutto sulle rupi, nei prati magri e nelle praterie insubriche: in tali ambienti, giudicati di prioritario interesse dall’Unione Europea, si contano fino a 50 specie in un solo metro quadro. Come spesso accade, alla notevole varietà floristica si accompagna una altrettanto elevata varietà faunistica; 56 specie di farfalle anche rare, come la galatea (dalle ali bianche e nere), o uccelli come il succiacapre, raro animale dalle abitudini notturne, sono strettamente legati ai prati magri. Abbondano inoltre diverse specie di cavallette, la mantide religiosa e numerosi altri insetti Nei torrenti si trova il gambero di fiume e la salamandra. Nelle zone boschive possono trovare ospitalità piccoli e agili roditori, quali l’arvicola, il ghiro e lo scoiattolo, mentre nelle praterie e gli spazi aperti del sottobosco è possibile avvistare la lepre. Nel Parco vivono anche piccoli carnivori quali la donnola, tra i mammiferi più piccoli d’Europa, la faina e la volpe. Recentemente sono stati avvistati alcuni esemplari di capriolo.
La nostra giornata avrà inizio con la visita ai giardini storici e alla serra di Villa Bertarelli. Villa edificata nella prima metà del settecento (1721) venne sottoposta a numerosi interventi di restauro tra cui ben documentato quello dell’architetto Piero Portaluppi nei primi anni del novecento; oggi è sede del Parco del Monte Marro e del CFA Centro Flora Autoctona.
Il Centro Flora Autoctona (o CFA) è una stazione sperimentale di Regione Lombardia il cui obiettivo fondamentale è quello di conservare la biodiversità e prevenire l’estinzione delle specie di piante autoctone.” Ad oggi il CFA ha studiato la germinazione di più di 400 specie provenienti da svariati ambienti lombardi e ha prodotto decine di migliaia di piante in vaso, utilizzate per attività specifiche di riqualificazione floristica nelle aree protette e non solo. Ha promosso e avviato la produzione di fiorume autoctono certificato e di sementi in purezza.”
La visita ed escursione saranno guidate dal dott. Antonio Bossi, referente per i servizi educativi e la promozione dell’offerta culturale del Parco.
Programma:
Appuntamento alle ore 9.30 a Villa Bertarelli sede del Parco Monte Barro.
Breve introduzione sulla natura del Parco
Visita guidata al giardino storico della Villa e ai laboratori del Centro Flora Autoctona, centro di ricerca regionale sulla biodiversità
A seguire escursione guidata verso la località Camporeso alla scoperta della biodiversità del Parco Monte Barro.