Cosa FAI Oggi. L'acquedotto dal nome gentile. La chiocciola di Villa Medici

Evento a contributo minimo aperto a tutti

DOVE

LA 'CHIOCCIOLA' DI VILLA MEDICI
viale Trinità dei Monti 2/b

QUANDO

Dal 07/05/2022 al 08/05/2022

CON CHI

DELEGAZIONE FAI DI ROMA

COME

EVENTO IN PRESENZA

Le prenotazioni per questo evento sono chiuse

Cosa faremo

Non appena superata una piccola ed anonima porticina, al numero civico 2b di Viale Trinità dei Monti, ci si accorge subito di entrare in un luogo che, per le sue caratteristiche costruttive e per la storia che silenziosamente custodisce, rappresenta qualcosa di veramente unico e affascinante.
All’interno di un pozzo cilindrico, con vera maestria, nel XVI secolo è stata costruita una ampia scala a chiocciola che, con i suoi 117 gradini, raggiunge lo speco dell’antico acquedotto Vergine: progettato da Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto, fu inaugurato il 9 giugno del 19 a.C., a servizio dell’impianto delle terme di Agrippa in Campo Marzio. Era il sesto, in ordine di tempo, degli 11 principali acquedotti che fornivano l’antica Roma, coprendo il suo fabbisogno idrico con una portata complessiva di 13 metri cubi al secondo: le sue fonti erano in 
località Grotte di Salone, all’ottavo miglio della via Collatina, nell’antico agro di Lucullo, un luogo palustre e abbastanza basso dove le ultime falde settentrionali dei Colli Aniene giungono proprio nel fiume Aniene.
Il 16 agosto 1570 l’antico acquedotto Vergine, l’unico ad essere sempre rimasto in funzione, era ancora in buone condizioni, proprio perché la maggior parte del suo tracciato si svolgeva sotterraneo: fu riallacciato alle originarie sorgenti di Salone che vengono restaurate, tanto che nel 1563, Giacomo della Porta, in previsione di questo, restaura la fontana di Trevi.
Questo condotto di acqua pura e cristallina, silenziosamente elegante, con i suoi oltre 2000 anni di età, continua a “servire” fedelmente la sua città.

In collaborazione con Acea SpA

Con Orticola di Roma®

 

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