Ciclo "La dolce vita e l'arte a Roma" - Quinto incontro - Burri e Fontana: forma, tempo e spazio per un mondo nuovo

Evento a contributo minimo riservato agli Iscritti FAI

DOVE

LIBRERIA SPAZIO SETTE
Via Dei Barbieri 7

QUANDO

19/12/2024

CON CHI

DELEGAZIONE FAI DI ROMA

COME

EVENTO IN PRESENZA

Le prenotazioni per questo evento sono chiuse

Cosa faremo

Dopo aver teorizzato il concetto di Spazialismo in cinque manifesti pubblicati tra il 1946 e il 1952, Lucio Fontana iniziò ad applicare nelle opere materiali diversi e non artistici, combinati a superfici dipinte con colori ad olio, ma anche con colori acrilici e dando al gesto artistico un rilievo assoluto intervenendo sulla tela con un punteruolo, in seguito sostituito da una lama tagliente, che ne modificava percettivamente e fisicamente, con buchi o tagli, la superficie. Nei primissimi anni Cinquanta compaiono sulle superfici delle tele dei piccoli fori, i Buchi, che combinati a frammenti di vetro colorato (un chiaro omaggio a Venezia, città amatissima dall'artista) o a piccole pietre o a sabbie, creano complesse nebulose di luce, ombra e colore. Il gesto anche violento di scalfire, o meglio forare, la superficie dipinta risultò necessario per Fontana allo scopo di superare la bidimensionalità del quadro, di scavalcare i limiti fisici della pittura per aprire nuove visioni su dimensioni insondate, infinite come lo spazio che proprio in quegli anni ci si avviava ad esplorare.
Alberto Burri, a partire dalla fine degli anni Sessanta, dopo aver lavorato sui sacchi, sui ferri, sull’argilla, sui legni e sulle plastiche bruciate, sceglie come nuovo materiale espressivo l’impasto di segatura di legno e colla di cui fino ad allora si era servito come supporto per le proprie opere, un materiale industriale di norma usato come isolante in edilizia chiamato cellotex: lo scava e lo incide in un processo di riduzione progressiva dei mezzi espressivi. Anche Burri cerca, attraverso nuove forme, nuovi spazi, nuovi percorsi temporali, percettivi, etici che ben presto divengono le superfici accidentati dei Cretti, come quello memorabile dedicato alla distruzione del paese di Gibellina nel Belice.

Da ricordare

L'appuntamento è per giovedì 19 dicembre 2024 alle ore 18:30 presso Libreria Spazio Sette in Via de' Barbieri 7, Roma.

Evento a contributo riservato agli iscritti FAI in regola con l'iscrizione per l'anno 2024.

Il contributo per l'incontro singolo è di 15,00 €

I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria

Per quest’anno non sono previste registrazioni video degli appuntamenti; pertanto si potrà partecipare solo in presenza.

Per informazioni:
06 6879376
roma@delegazionefai.fondoambiente.it