BASILICA DI SAN SEVERO

Evento a contributo minimo aperto a tutti

DOVE

BASILICA DI SAN SEVERO
Piazzetta San Severo a Capodimonte 81

QUANDO

Dal 26/03/2022 al 27/03/2022

CON CHI

DELEGAZIONE FAI DI NAPOLI

COME

EVENTO IN PRESENZA

Le prenotazioni per questo evento sono chiuse
POSTI ONLINE TERMINATI, possibilità di prenotarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima

Cosa faremo

Durante le Giornate Fai di primavera sarà possibile visitare la Basilica di San Severo e la piccola ma interessantissima Cappella dei Bianchi. La Chiesa è stata oggetto di un importante restauro nel 2017, che ha riguardato anche uno dei più importanti centri di aggregazione del Rione. Ed infatti la facciata della chiesa risplende oggi con i suoi colori 'limone e fragola'e la piazzetta su cui affaccia è diventata uno spazio vivo con nuovi arredi urbani. La Basilica di San Severo è un importante centro di aggregazione, perché è la sede dell'orchestra Sanitansamble e dello studio di registrazione Apogeo Records, due delle principali iniziative per i ragazzi del Rione. Prima di loro, è qui che Domenico Cimarosa imparò a suonare. La musica e la potenza dei suoni di trasformarsi in colori sono anche alla base del murale Perseveranza di Matias Noguera Matu, uno dei più importanti e colorati nella Sanità. Il restauro ha svelato un piccolo scrigno di opere d'arte, l'Oratorio della Confraternita dei Bianchi di Sant'Antonio. Nel 1621 i confratelli unirono le proprie finanze con le elemosine raccolte presso i devoti del borgo Sanità ' Vergini ed acquistarono così dai frati la cappella per celebrare i riti comunitari e la sepoltura degli associati defunti, per i quali nel 1629 fu scavato l'apogeo. Nel 1740 i confratelli, forse in seguito ad un terremoto, deliberarono il restauro dell'oratorio. Oggi, la cappella dei Bianchi, è decorata al suo interno da pregevoli stucchi e ben ventitré tele, molte delle quali sono state realizzate da importanti pittori locali. La Cappella custodisce infatti opere di artisti come Giordano, Fracanzano e Vaccaro, mentre lungo le pareti laterali ben 12 tele raccontano storie di Sant'Antonio. La volta è impreziosita da quattro grandi tele: L'Eterno Padre, La Vergine col Bambino e Santi, L'Immacolata e San Francesco. Nel dicembre 2019 si è svolta qui la cerimonia di inaugurazione di un'opera particolare: "Il Figlio velato", l'opera che Jago, tra gli artisti italiani più amati dai giovani e più acclamati dalla critica internazionale, ha voluto realizzare e donare alla nostra città(di cui potremo ammirare solo il calco in quanto in quei giorni si troverà in esposizione a Roma) Ispirato al celeberrimo Cristo Velato , il Figlio Velato è arrivato alla Sanità dopo oltre un anno di lavoro e una non facile ricerca della sede più adatta fino all'incontro tra Jago e il suo curatore, Luca Iavarone, con Padre Loffredo, il parroco militante della Sanità che ha messo a disposizione la Cappella dei Bianchi. L'opera è scolpita in un unico blocco di marmo, frutto del lavoro di un anno tra New York e Long Island, e raffigura un fanciullo coperto da un velo, che racconta la morte di tutti gli innocenti del nostro tempo, costringendoci a confrontarci con una delle immagini che spesso ci lasciano indifferenti.

Pensiamo alla tua sicurezza

Per informazioni riguardo all’uso della mascherina si rimanda alle indicazioni inserite nel campo “Da ricordare”.

Utilizzate il gel igienizzante messo a vostra disposizione all’inizio del percorso.