DOVE
ANTICA BIBLIOTECA CAPITOLARE
Corso Italia, ingresso di fronte all'Isttuto Sacro Cuore
QUANDO
Dal 26/03/2022 al 27/03/2022
CON CHI
DELEGAZIONE FAI DI VERCELLI
Le prenotazioni per questo evento sono chiuse
POSTI ONLINE TERMINATI, possibilità di prenotarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima
Cosa faremo
In occasione delle GFP2022, saranno aperti i locali dell'Antica Biblioteca. Agli occhi del visitatore si presenterà un'imponente sala, con soffitto affrescato con rappresentazione di un cielo azzurro, ricco di elementi architettonici. Lungo le pareti sono organizzate preziose scansie lignee, chiuse da grandi ante in legno a celare scaffali. Presenti altre due sale minori e anche un 'passaggio segreto': un piccolo vano che ha conservato per molti anni manufatti preziosi e documenti oggi fruibili nelle sale di Museo, Archivio e Biblioteca Capitolare. Durante la visita verrà raccontata la storia e la genesi dei preziosi volumi, dei beni mobili, dei pezzi di oreficeria che nel corso dei secoli hanno arricchito il patrimonio del Capitolo della Cattedrale, certamente una tra le più importanti della penisola. La Biblioteca Capitolare di Vercelli appartiene al Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Sant'Eusebio e affonda le sue radici nel Medioevo.
Non sappiamo esattamente quando si collochi la sua creazione, ma certamente i canonici che nei secoli si sono succeduti potevano trovare strumenti di formazione, studio e riflessione nei testi
presenti all'interno della Biblioteca. Il testo più antico che conserva è infatti il Codice A, Vetus Latina tradizionalmente attribuita a Sant'Eusebio, realizzata da uno o più amanuensi, forse locali,
nella seconda metà del IV secolo. Oltre al codice A la Biblioteca ha una collezione unica e inestimabile formatasi grazie a donazioni e lasciti di vescovi, canonici ed altri personaggi più o
meno illustri, che l'hanno arricchita di produzioni dello scriptorium vercellese ma anche di codici provenienti da altre zone di produzione italiane ed europee. Il fondo medievale consta di 260
manoscritti (dal IV al XVIII secolo) ai quali si aggiungono: oltre 3200 libri a stampa (incunaboli, cinquecentine ed edizioni dei secoli successivi); edizioni musicali (XVI-XVII secolo); la collezione
dei Sinodi Diocesani (XVI-XIX secolo).
Pensiamo alla tua sicurezza
Per informazioni riguardo all’uso della mascherina si rimanda alle indicazioni inserite nel campo “Da ricordare”.
Utilizzate il gel igienizzante messo a vostra disposizione all’inizio del percorso.