TEATRO CHIABRERA: TRA PALCO E REALTÀ

Evento a contributo minimo aperto a tutti

DOVE

TEATRO CHIABRERA
Piazza Armando Diaz, 2

QUANDO

Dal 15/10/2022 al 16/10/2022

CON CHI

GRUPPO FAI GIOVANI DI SAVONA

COME

EVENTO IN PRESENZA

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POSTI ONLINE TERMINATI, possibilità di presentarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima

Prenotazioni online chiuse, accoglienza anche in loco fino al raggiungimento della capienza massima

Disponibilità di posti in loco

Cosa faremo

Una visita tra le sfavillanti luci della ribalta che hanno fatto brillare generazioni di attori, cantanti, ballerini, politici e regine (re no, perché Vittorio Emanuele II aveva fretta di abbracciare la Bella Rosìn e ha frettolosamente abbandonato Savona snobbando la festa a lui dedicata...).

Il Teatro Chiabrera è davvero il tempio delle muse, non solo perché ricorda un piccolo Partenone con quelle colonne doriche e ioniche e il timpano a svettare sulla piazza, ma soprattutto in quanto l'atmosfera regale del suo salone – un po' San Carlo di Napoli, un po' coffee house all'inglese – sembra ancora riecheggiare delle arie di Verdi, Mascagni, Puccini alla loro “prima” esibizione in città, dei valzer e delle mazurke che accompagnavano i veglioni notturni dell'alta borghesia ottocentesca, della dizione e del pathos dei vari Albertazzi, Fo, De Filippo, Valli, Falck, Randone che calcarono le scene in stagioni fenomenali da tutto esaurito.

Teatro di grandi esordi, come quello di Renata Scotto, e di grandi flop (ne sapeva qualcosa Filippo Tommaso Marinetti, bersagliato dalle primizie delle campagne savonesi...), luogo magico dove il debutto in società non era solo un vezzo ma un'investitura ufficiale in taffetà, il pettegolezzo un faceto passatempo tra un atto e l'altro di un dramma strappalacrime e in cui la signorilità si misurava – borderò alla mano – dalla vicinanza del proprio palchetto a quello reale. Ma anche importante fulcro politico di una città che da semplice borgo medievale marinaresco diventò nel giro di pochi anni una strategica fucina industriale; per facchini, operai e contadini il teatro non era solo il “posto” dove vedere Violetta, Madama Butterfly o Lady Machbet, ma il punto dove culminavano o partivano le sfilate del 1° maggio, dibattevano i leader delle correnti che si contendevano le elezioni, si infervoravano gli animi in convegni su scottanti temi di attualità.

La visita a cura del FAI Giovani di Savona, snodandosi dal foyer ai camerini, dalla piccionaia ai “dietro le quinte” più suggestivi (e normalmente non visitabili), ripercorrerà gli ultimi 150 anni di storia della città a partire proprio da come questa si è svolta all'interno del teatro, mentre compagnie e orchestre facevano sognare in serate indimenticabili, in uno straordinario equilibrio sospeso tra palco... e realtà.