LUOGO DI APPOGGIO
05/10/2024
DELEGAZIONE FAI DI MILANO
EVENTO IN PRESENZA
Inizieremo la nostra giornata con la visita di Casa e Emporio Macchi a Morazzone, gran parte dei negozi che animavano il borgo di Morazzone oggi ha chiuso i battenti. Si tratta di un fenomeno diffuso in tutta Italia: i paesi si spopolano e i piccoli negozi chiudono, ma con essi rischia di spegnersi la vita del paese che perde servizi di comunità, luoghi di socialità e testimonianze della sua identità storica. Per reagire a questo fenomeno il FAI ha deciso di aprire un piccolo negozio di paese: un emporio di generi vari a servizio della comunità, che dà nuova vita alla bottega storica di Casa Macchi, restaurata e riallestita con mobili recuperati da una vecchia drogheria di Milano, anch’essa costretta a chiudere i battenti.
Proseguiremo con il primo bene FAI donato da Giulia Maria Crespi nel 1977, quella del complesso di Torba è una vicenda antichissima che ha origine nel V secolo d.C., quando i Romani costruirono le mura di un avamposto militare contro la minaccia dei barbari, nei pressi del borgo di Castelseprio. Da roccaforte difensiva, Torba divenne centro religioso con l’insediamento di un gruppo di monache benedettine che nell’VIII secolo fece costruire il monastero e, più tardi, la piccola chiesa. Nel Quattrocento le Benedettine si trasferirono e per Torba cominciò un lento declino che portò il complesso a tramutarsi in azienda agricola e, a inizio Ottocento, a perdere la propria funzione religiosa per scivolare gradualmente in uno stato di degrado interrotto solo nel 1976 grazie al FAI. Oggi questo sito millenario dal passato importante (non a caso inserito nel 2011 nelle liste del Patrimonio dell’Umanità UNESCO) rivive anche alla luce dei continui ritrovamenti di età longobarda, che costituiscono solo una delle sorprese che il Monastero. La chiesa di Santa Maria Foris Portas sorge poco distante dall’antico castrum longobardo, all'interno del Parco Archeologico di Castelseprio. L’edificio, risalente al VI-VII secolo ed in seguito più volte rimaneggiato, deve la sua fama al ciclo di affreschi dell’abside, eseguiti tra VIII e X secolo, che costituiscono un unicum nel panorama della pittura altomedioevale in Italia.
In considerazione degli spostamenti e dei percorsi a piedi previsti dal programma si richiede una buona mobilità e si consiglia l’uso di calzature comode.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
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